Bartolomeo Cavarozzi
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- Pubblicato Mercoledì, 09 Dicembre 2015 14:27
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Formato cm. 34x24
tavole a colori 96
illustrazioni in bianco e nero 100
pagine 328, rilegato in tela impressa in oro
sovracoperta plastificata a colori.
Prezzo € 180
Il 1616 è probabilmente l'anno della piena maturazione, l'apice di uno sviluppo che non si sarebbe potuto immaginare al tempo della pala di San Marco, di otto anni prima. Non abbiamo elementi certi per fissare in questo anno il termine del percorso che porta Bartolomeo ad essere in quel tempo a Roma il pittore che mostra una qualità nel 'saper dipingere' che non ha rivali; nemmeno Cecco del Caravaggio riesce a raggiungere una simile, vertiginosa ricchezza di pennellata, un tocco pittorico che riscalda l'immagine e nello stesso tempo la ferma, nitida e precisa nei suoi contorni, una spettacolare attenzione alla sostanza tattile delle stoffe e delle epidermidi, a cui – e faccio un esempio assai considerato – Orazio Gentileschi non arriverà mai. A spingere Cavarozzi verso questo magnifico approdo – testi- moniato dall'esecuzione di tre capolavori, il San Gerolamo dell'Ambasciata degli Stati Uniti a Roma, il Sacrificio d'Isacco già Johnson e il San Gerolamo con due angeli della Galleria Palatina di Palazzo Pitti – è l'incontro con Ribera, o almeno la conoscenza delle sue opere, che hanno un effetto quanto mai fecondo sul percorso naturalistico di Bartolomeo, portando il suo linguaggio a una definitiva perfezione. Nulla sappiamo sulla possibilità di tale incontro, che a mio avviso è nella logica dei fatti; è ormai certo invece come lo spagnolo provochi a Roma durante il secondo decennio una nuova rivoluzione dopo quella di Caravaggio nel decennio prece- dente; e come il naturalismo si aggiorni in virtù delle clamorose iconografie proposte da Ribera, dell'irruenza delle sue immagini, della tensione moderna della sua pennellata e delle sue composizioni. Mi fa molto piacere, a questo punto, sottolineare il recupero di un documento che conferma quanto dal 2006 avevo ipotizzato, riguardo al precocissimo arrivo di Ribera a Roma intorno al 1605128; ciò aveva suscitato scetticismo negli studiosi, parendo troppo ardita la mia proposta di un arri- vo del pittore appena quattordicenne. Invece adesso il documento ne attesta in pieno la validità. Tutti, fra coloro che si avvicinano al naturalismo nel secondo decennio, restano influenzati dalle novità di Ribera, le cui prime manifestazioni è vieppiù giusto confermare in date assai acerbe, 1608–1609: dalla moltitudine di stranieri che giungono a Roma, a un pittore come il nostro Cavarozzi, che, dal 1612 almeno, con costanza aveva deciso di aprirsi alle novità caravaggesche relegan- do sempre più in sottofondo la formazione roncalliana. Già con il San Giovanni di Toledo e col Lamento di Aminta la metamorfosi è mirabilmente compiuta, ma subito dopo Ribera dà un'ulteriore accelerazione alla fertile ispirazione del viterbese e la porta a uno stadio di consapevolezza assoluta dei propri mezzi stilistici, che, lo ripeto, non hanno rivali in quel momento, tenuto anche conto della partenza dello spagnolo da Roma nel maggio di quell'anno 1616.
Paris Bordone
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- Pubblicato Mercoledì, 05 Novembre 2014 06:08
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Formato cm. 34x24 €. 320,00 Paris Bordone (1500-1571) è uno dei maggiori pittori veneziani del Cinquecento. Allievo di Tiziano, divenne presto uno dei suoi principa- li e più temibili concorrenti. Dapprima imitatore della pittura di Giorgione, si orientò presto verso Savoldo, Palma, Dosso, Lotto, Romanino, Moretto, ma anche verso Raffaello, Michelangelo, Parmigianino, Bronzino, Vasari, trasformandosi col tempo in un manierista internazionale, capace di conquistare con la sua pittura erotica e aristocratica un mercato europeo di lusso. Bordone lavorò per patrizi e funzionari della Repubblica di Venezia, ma anche per gentiluomini lombardi e genovesi, per mercanti tedeschi e per nobili spagnoli, fran- cesi, polacchi. I dipinti di Bordone sono stati ricercati da principi e sovrani, e hanno fatto parte di alcune delle più prestigiose collezioni del passato. Oggi sono esposti nei grandi musei e in raccolte private di tutto il mondo. Il catalogo ragionato di questo grande maestro del Rinascimento è una vera novità editoriale nel campo della storia dell’arte. All’introduzione seguono due ampi saggi sulla fortuna critica e sulla vita e le opere. Seguono tre parti dedicate ai dipinti (245 schede) e due ai disegni (54 schede) e alle opere perdute (135 schede). Le sezioni tematiche comprendono Antico e Nuovo Testamento, sacre conversa- zioni, santi e leggende cristiane, favole antiche, paesaggi allegorici, ritratti di gruppo, ritratti di singoli uomini e donne, bellezze ideali. Le schede e le illustrazioni del catalogo sono frutto di una ricerca capillare presso archivi, mondo in possesso di documenti, fotografie e opere di Paris Bordone o a lui attribuite. |
Giuseppe Antonio Pianca
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- Pubblicato Lunedì, 09 Dicembre 2013 13:51
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Formato cm. 34x24 pagine 352 tavole a colori 115 illustrazioni in bianco e nero 160 rilegato in tela impressa in oro e sovracoperta plastificata a colori con custodia.
Prezzo di Vendità: €. 180,00 |
Gaspare Traversi
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- Pubblicato Lunedì, 06 Ottobre 2014 05:34
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Formato cm. 34x24 pagine 368 tavole a colori 96 illustrazioni in bianco e nero 120 rilegato in tela impressa in oro e sovracoperta plastificata a colori con custodia.
Prezzo di Vendità: €. 240,00 |
Orazio Riminaldi
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- Pubblicato Giovedì, 05 Settembre 2013 08:36
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Formato cm. 34x24 Costo copia €. 140,00 Dopo Cecco del Caravaggio, Spadarino e Ribera, GIANNI PAPI conclude con BARTOLOMEO MANFREDI il ciclo monografico sulla |